ID 115
Nome comune Olmo comune; olmo campestre
Nome scientifico Ulmus minor (=U. campestris; =U. carpinifolia)
Altre specie U. glabra (=U. montana); U. laevis
Famiglia Ulmaceae
Foto pianta    
Descrizione Presente in tutte le regioni italiane, spontaneo e coltivato, dalla pianura fino alla media collina; cresce fino a 25-30 m con una bella chioma compatta e caratterizza il paesaggio rurale di molte regioni settentrionali. Diffuso sulle Alpi e Appennino centro-settentrionale anche l'olmo montano (U. glabra). L'olmo è resistente alle potature ed utilizzato come pianta ornamentale, sia isolato che in piccoli gruppi, nei parchi e giardini e, spesso, soprattutto alcuni ibridi più vigorosi, nelle alberature stradali.
Fusto Eretto, con rami ascendenti alla base e discendenti verso le estremità; corteccia con profonde fessure longitudinali, suberosa, verde-rossastra, lucida.
Foglie Decidue, semplici, alterne, ruvide, ellittico-acuminate, margine profondamente dentato e apice acuminato.
Fiori Piccoli, ermafroditi, riuniti in mazzetti, prima rosa poi biancastri, si formano prima delle foglie sui rami nudi dell'anno precedente.
Frutti Secchi (samare), compresse, tondeggianti, con un'ala smarginata all'apice, verdi, piccoli (1-2 cm).
Stagione fioritura Febbraio; aprile
Stagione frutti Primavera
Effetto avverso
Parte
Organo bersaglio
Modalità
Sintomi o Effetti
Aspetti fitosanitari La sopravvivenza dell'olmo, è stata seriamente minacciata da una malattia, denominata "grafiosi", provocata dal fungo. Questo, una volta penetrato all'interno della pianta occlude i vasi facendo gradualmente seccare la pianta. La diffusione della malattia avviene, principalmente, ad opera di insetti scolitidi. Questi scavando gallerie tra la corteccia e il legno inoculano le spore e i conidi del fungo. La malattia si diffonde anche tramite il contatto radicale tra piante infette e piante sane. I sintomi iniziali della malattia sono caratterizzati da vegetazione stentata, ingiallimenti sparsi sulla chioma ed avvizzimenti delle cime che si ripiegano ad uncino. Le piante infettate possono andare in incontro a deperimento progressivo che porta a morte nel giro di due-tre anni, o avere un decorso repentino che provoca il disseccamento dell'intera pianta in qualche mese. Un insetto che sporadicamente danneggia gravemente gli olmi delle nostre città è la "Galerucella dell'olmo", un coleottero defoliatore che provoca danni, sia allo stadio adulto che a quello di larva, nutrendosi delle foglie che vengono bucherellate dall'adulto o totalmente scheletrite ad opera della larva.